Capraia Musica Festival
  • Da gio 6 luglio a sab 15 luglio,
  • da ven 25 agosto a mer 30 agosto.
Isola di Capraia

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Capraia Musica Festival

Dal 6 al 15 luglio 
e dal 25 al 30 agosto
18esima edizione

Giunto alla sua diciottesima edizione, il Festival di Capraia rappresenta ormai un immancabile appuntamento non solo per gli appassionati di musica “colta”, ma anche per tutti coloro che, frequentando l’isola, desiderino trovare stimolanti proposte musicali inserite in un contesto particolare e suggestivo. Annoverato dalla stampa tra i festival estivi di qualità, fin dalla prima edizione il festival rivela lo spirito stesso di Capraia, ispirato a distensione e spontaneità.
Anche quest’anno, come la scorsa estate, l’opportunità di partecipare a due settimane di manifestazioni, una in luglio e una in agosto, con la possibilità di acquisire familiarità con le bellezze dell’isola, grazie all’inserimento del progetto artistico stesso nell’assetto architettonico e naturalistico dell’isola. Musicisti affermati e giovani talenti si incontrano qui, anche per far musica assieme, talvolta nelle stesse località di maggior richiamo paesaggistico.
Tale attività musicale tiene presente anche le esigenze culturali della sia pur relativamente consistente popolazione stanziale dell’isola, che anno dopo anno dimostra di gradirla.
Informano la programmazione dei 16 concerti del 2023 alcuni temi da noi giudicati importanti, oltre che di sicuro gradimento da parte del pubblico. Un particolare accento sulla musica di Johann Sebastian Bach, presente in alcuni concerti, anche con strumenti di raro ascolto (il liuto, ad esempio); la musica del nostro tempo (ascolteremo pagine di Wolfgang Rihm, Bohuslav Martinu, Luca Mosca, Mario Castelnuovo-Tedesco, György Ligeti, Dmitri Shostakovich, Bela Bartók, Christophe Giovaninetti, Christopher Culpo, etc.), anche in prima esecuzione assoluta; la collaborazione con entità culturali di grande importanza, quali la Fondazione accademica “Incontri col Maestro” di Imola, l’Elba Festival, il Conservatorio di Genova; lo spazio infine dato al giovane concertismo internazionale e alla musica jazz. Per non parlare dell’ormai rituale presenza, al festival, di un organo positivo di originale fattura e raro repertorio, quest’anno usato per un concerto sinfonico con un’orchestra giovanile.

Maria Grazia Amoruso
Direttore artistico Ars Musica Capraia

L’acquisto dei biglietti sarà in loco

Completano l’offerta e la programmazione anche:
– workshop con Mario Brunello
– masterclass con Benedetto Lupo

Capraia Musica Festival
  • Capraia Musica Festival
Capraia Musica Festival

Scopri il programma di Capraia Musica Festival

Mario Brunello

Mario Brunello

ORE 22,00, Chiostro di San Francesco

Johann Sebastian Bach
Sonate e Partite per violoncello
BIGLIETTI IN LOCO

Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-Whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado.

Evangelina Mascardi - Liuto Barocco

Evangelina Mascardi - Liuto Barocco

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Johann Sebastian Bach
Preludio, Fuga et Allegro BWV 998
Sylvius Leopold Weiss
Preludio Fuga et Ciaccona
Johann Sebastian Bach
Partita in C moll BWV 997
Preludio, Fuga, Sarabande, Giga et Double

BIGLIETTI IN LOCO

Evangelina Mascardi è considerata una tra i migliori liutisti attivi nel panorama concertistico internazionale. Nata a Buenos Aires nel 1977 si è diplomata in chitarra classica e ha cominciato giovanissima la sua attività concertistica. Nel 1997 si è trasferita in Europa per studiare liuto presso la Schola Cantorum Basiliensis (Svizzera) dove ha ottenuto nel 2001 il “Solisten Diplom”. Per oltre un decennio ha suonato come continuista diretta, tra gli altri, da Jordi Savall (Hespèrion XXI), Marc Minkowsky (Les Musiciens du Louvre), Andrea Marcon (Venice Baroque Orchestra), Giovanni Antonini (Giardino Armonico), Chiara Banchini (415), Alfredo Bernardini (Ensemble Zefiro), Sir John Eliot Gardiner (Monteverdi Choir) e Simon Rattle (Berliner Philharmoniker), con i quali ha registrato oltre 30 CD.
Dal 2020 è membro del comitato scientifico del Convegno internazionale di chitarra (Milano) e dal 2021 del consiglio direttivo della Società italiana del liuto.

Trio Chagall

Trio Chagall

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Ivan Liuzzo
“Trio” (prima esecuzione assoluta)
Wolfgang Rihm
Fremde Szene III
Franz Schubert
Trio in si bemolle maggiore Op.99

Edoardo Grieco, violino – Francesco Massimino, violoncello – Lorenzo Nguyen, pianoforte.

BIGLIETTI IN LOCO

Il Trio Chagall si è distinto nel panorama musicale grazie alla vittoria della ventesima edizione del Premio “Trio di Trieste”, dove ha conquistato anche i premi speciali “Dario de Rosa” per la migliore esecuzione di un brano di Schumann, “Fernanda Selvaggio” come miglior Trio e “Young Award” come ensemble finalista più promettente. Con soli vent’anni di età media il Trio Chagall è risultato inoltre il più giovane ensemble da camera ad essere stato premiato nella storia della manifestazione.
Questi sono solo gli ultimi di una serie successi che il Trio Chagall ha già ottenuto, tra i quali si segnalano la vittoria nella categoria “musica da camera” ad Amadeus Factory (2018) – il primo talent dedicato ai giovani artisti dei conservatori italiani. Nel settembre 2020 il Trio è stato insignito del prestigioso Premio “Giovanna Maniezzo”, riconoscimento assegnato dalla giuria dell’Accademia Musicale Chigiana, ed è stato nominato, nel marzo 2022, “ensemble dell’anno 2020/2021”. Nel giugno 2022 il Trio Chagall è stato inoltre scelto dal Comitato Amur, rete che unisce le principali società concertistiche italiane, come ensemble in residenza per l’anno 2023/2024.

Christophe Giovaninetti e Maria Perrotta

Christophe Giovaninetti e Maria Perrotta

,

Johann Sebastian Bach
Sonata in sol maggiore BWV 1019
Johannes Brahms
Sonata in la maggiore Op.100
César Franck
Sonata in la maggiore
Christopher Giovaninetti
PRO C-D (1980) (prima esecuzione italiana)

BIGLIETTI IN LOCO

Christophe Giovaninetti, dopo studi musicali in Francia, Romania e Germania (specialmente con membri del Quartetto Amadeus), fu fondatore e primo violino dei quartetti Ysaye (1984-1995) e Elysée (1995-2013). Con queste formazioni ha realizzato numerose registrazioni per la Decca, la Harmonia Mundi, la Philips, la Zig-Zag Territoires, e varie tournèes in tutto il mondo. Parallelamente alla sua attività concertistica, è professore al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi.
Yehudi Menuhin ha detto di lui: “Devo a questo musicista angelico una delle più pure emozioni musicali della mia vita”.

Maria Perrotta si afferma in importanti concorsi internazionali fra cui il “Rina Sala Gallo” di Monza, il Premio “Encore! Shura Cherkassky” (2008) e il Concorso “J. S. Bach” di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e di critica. Ha suonato con le migliori orchestre Italiane: l’Orchestra Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’ Orchestra ORT, l’Orchestra OPV. Attenta e interessata ai linguaggi contemporanei, hanno scritto per lei i compositori Giacometti, Cosmi, Marco di Bari, Benoit Menut, Cavallone, Deraco. Maria Perrotta inizia i suoi studi al conservatorio nella classe di Antonella Barbarossa e successivamente si diploma con lode al conservatorio di Milano sotto la guida di Edda Ponti.

Saya Ota -pianoforte

Saya Ota -pianoforte

ORE 19.00, Chiesa di Sant'Antonio

Claude Debussy
Ondine
Sergej Rachmaninov
Variazioni su un tema di Corelli, op. 42
Robert Schumann
Carnaval Op.9

BIGLIETTI IN LOCO

Saya Ota è nata in Giappone nel 1994, e ha iniziato lo studio del pianoforte a cinque anni.

Si è laureata all’Università delle Arti di Tokyo, completando poi gli studi al Mozarteum di Salisburgo con Jacques Rouvier. Attualmente sta studiando all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola con Leonid Margarius.

Ha vinto premi in diversi concorsi internazionali, incluso il concorso di Ettlingen per giovani pianisti, nel 2008, ed è stata finalista al Concorso internazionale Brahms in Austria nel 2015. Nel 2017 ha vinto il Concorso Scriabin in Francia, nonché il quarto premio, e un premio speciale, al Concorso Palma d’oro nel 2019, il secondo premio al Verona International Piano Competition nel 2021, il secondo premio al Concorso Delia Steinberg (Spagna) nel 2022 e il primo premio al Concorso di Massarosa (Lucca) dello stesso anno.

Ha svolto la sua carriera concertistica in Giappone, Francia, Spagna, e Italia.

 

Christofer Culpo - pianoforte

Christofer Culpo - pianoforte

ORE 19.00, Chiesa di Sant'Antonio

Christofer Culpo
Over the Water (prima esecuzione assoluta)
The Mermaid’s Tongue (prima esecuzione assoluta)

Improvvisazioni jazz su temi di Bach, Monk, Ellington e Gershwin

BIGLIETTI IN LOCO

Christopher Culpo è un esecutore e compositore il cui lavoro si trova alla confluenza di musica classica contemporanea, jazz e improvvisazione libera. Ha scritto musica da camera e sinfonica, vocale e lirica, per la danza e il teatro, e ha composto e improvvisato musiche per film muti.
Culpo si è laureato in composizione alla Boston University e alla Juilliard School, dove ha studiato tra gli altri con Milton Babbitt e David del Tredici. Ha inoltre studiato pianoforte e improvvisazione con Charlie Banacos. Dopo i suoi studi alla Juilliard School, Culpo è stato assistente personale di Aaron Copland e un attivo insegnante per il Lincoln Center Institute. Da quando ha ricevuto una borsa di studio Fulbright per lavorare con Tristan Murail a Parigi nel 1991, ha vissuto e lavorato in Francia e nel 2013 è diventato cittadino francese.
La sua carriera artistica lo ha portato sui palchi del Cluny Jazz Festival, Jazz at Domergue, Rhino Jazz (Francia), Blossoms Festival (Belgio), The Old Town House a Cape Town e Prince Albert Showroom Théâtre, (Sud Africa), Musicafoscari/San Servolo Jazz Fest Venezia (Italia), il Radar Festival, il Festival Eurojazz (Messico), l’Adelaide Cabaret Festival e la Sydney Opera House (Australia), e il Christchurch Festival (Nuova Zelanda).

Chiara Sannicandro e Georgy Kovalev

Chiara Sannicandro e Georgy Kovalev

ORE 22.00, Chiostro di San Francesco

Johann Sebastian Bach
3 invenzioni a due voci
Wolfgang Amadeus Mozart
Duetto in sol maggiore K. 423
Duetto in si bemolle maggiore K. 424
Bohuslav Martinu
3 Madrigali

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Chiara Sannicandro è vincitrice della laurea e del premio del pubblico al prestigioso Concorso internazionale violinistico Joseph Joachim di Hannover del 2021.
Di nazionalità italo-tedesca Chiara è nata a Salisburgo nel 1997 da una famiglia di musicisti e ha iniziato a studiare il violino all’età di cinque anni. A nove anni è stata ammessa all’Università Mozarteum di Salisburgo, dove ha studiato con Klara Fiedler fino al 2016. Ha proseguito gli studi presso la Jacobs School of Music di Bloomington in Indiana USA con il Prof. Mauricio Fuks conseguendo nel 2020 il Bachelor quadriennale con il massimo dei voti e la lode. Attualmente consegue il Master con Rainer Schmidt in Svizzera all’Accademia di musica di Basilea. Chiara ha ricevuto importanti impulsi musicali attraverso i progetti di musica da camera e le masterclass di violino presso l’Accademia Kronberg e i numerosi corsi di perfezionamento con Mihaela Martin, Ani Kavafian, Tanja Becker-Bender, Augustin Hadelich, Leonidas Kavakos. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali austriaci e internazionali, nel 2014 vince il primo premio e il premio del pubblico al concorso “Young Talents with Orchestra” di Barlassina esibendosi da solista con l’orchestra nella Sala Verdi di Milano. I suoi successi più recenti includono premi al 27° Concorso Internazionale Brahms a Pörtschach e all’International Hudson Valley String Competition a New York.
Chiara ha suonato concerti sia da solista che di musica da camera dall’ Europa agli Stati Uniti, e recentemente è stata invitata al Festival Mecklenburg-Vorpommern, Göttingen Symphony Orchestra, Salzburg Philharmonic e dalla Potsdam Chamber Academy. Dall’autunno 2022 Chiara è primo violino nel Esbjerg Ensemble in Danimarca e, parallelamente al suo master a Basilea, sta frequentando con il suo Piano Trio l’International Institute of Chamber Music di Madrid con Günter Pichler. Chiara Sannicandro suona un violino di Matteo Goffriller, Venezia 1723, generosamente offerto dalla Deutsche Stiftung Musikleben.

Georgy Kovalev è nato nel 1990 a Tiflis (Georgia). Vincitore e finalista di vari concorsi internazionali (Concorso Bashmet a Mosca, Concorso di viola a Tokyo e Premio Neva Foundation al Festival di Verbier) egli è oggi tra i migliori violisti dell’ultima generazione.
Ha suonato come solista con autorevoli orchestre, quali la Kremerata Baltica, l’Orchestra da camera di Monaco, I Solisti di Mosca, la New Japan Philharmonic Orchestra, etc. La sua carriera, con recital e concerti da camera, si è finora svolta in tutta Europa, Russia, Asia e Stati Uniti. Suoi partner cameristici sono stati Martha Argerich, Gidon Kremer, Christian Tetzlaff, Steven Isserlis, Yuri Bashmet, Fazil Say, Emanuel Ax e Jörg Widmann, in rinomati festival internazionali quali Schubertiade, Festival di Verbier, Ravinia Festival, Heidelberger Frühling, Delft Kamermuzuek Festival, Westcork Chamber Music Festival, Robeco Summer Series Concertgebouw, Rheingau Festival e Kronberg Academy Festival. Kovalev ha tenuto masterclass in alcuni festival: Gioie Musicali ad Asolo, a Ferrara, a Kronberg, e all’ Ortus Chamber Music Festival in Irlanda.
Dal 2015 è membro del Quartetto Corneille, con cui regolarmente suona nelle maggiori città olandesi, Recenti tournées l’ha portato in Grecia e Germania. Col suo trio (Waarts, Kovalev, van Poucke) negli ultimi quattro anni ha eseguito tutto il maggior repertorio per trio d’archi.
Nel febbraio 2018 ha registrato un cd con l’Arte della fuga di Bach col Quartetto Delian alla radio tedesca, disco che ha ottenuto la “nomination” come miglior cd cameristico di Opus Klassik.

Maria Eleonora Caminada, Alfonso Alberti - soprano pianoforte

Maria Eleonora Caminada, Alfonso Alberti - soprano pianoforte

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Gioachino Rossini
Péchés de vieillesse (estratti) per soprano e pianoforte

Luca Mosca
Oriental Songbook per soprano e pianoforte
Aria di Despina per soprano e pianoforte

BIGLIETTI IN LOCO

Maria Eleonora Caminada divide la sua attività di soprano tra il teatro d’opera di tradizione e le espressioni musicali del ‘900 e contemporanee.
Fra i ruoli della tradizione che ha interpretato vi è: Dorabella in Così fan tutte e Bastiana in Bastiano e Bastiana di Mozart, Clorinda ne La Cenerentola (direttore A. Fogliani) e Fanny ne La cambiale di matrimonio di Rossini, Didone in Dido & Aeneas di Purcell, Natalia in Una domanda di matrimonio di Chailly, Serpina ne La serva padrona di Pergolesi, Amore in Orfeo ed Euridice di Gluck. È spesso chiamata per cantare in prime assolute. È protagonista dell’opera Else di Federico Gardella (direttore T. Ceccherini, Ensemble Risognanze), data in prima al Teatro Poliziano per il Cantiere Internazionale di Montepulciano 2021 e al Teatro Ariosto di Reggio Emilia.
È di nuovo protagonista nel 2022, per il Cantiere Internazionale di Montepulciano, dell’opera L’ombra di un meriggio lontano di Virginia Guastella, ripresa per UOF a Bologna. È inoltre l’unica voce cantante (“moltiplicata” nei diversi ruoli) dell’“opera virtuale” Il silenzio e il canto di Alessandro Solbiati. Fra le più recenti prime: Matrem Magnificat di Giorgio Colombo Taccani per soprano, coro e orchestra, nel ruolo solista e Phylum: Chordata (Gashes II) di Edoardo Dadone per soprano, viola e ensemble (di recente edito in cd). Ha affiancato inoltre, nelle loro masterclass di composizione, Stefano Gervasoni per il Livorno Music Festival e Alessandro Solbiati per il Festival Pontino. Fra i classici della modernità da lei interpretati vi sono Pierrot Lunaire di Schönberg, Histoire du soldat di Stravinskij, Folk Songs e Laborintus II di L. Berio, Apparition di G. Crumb (con M. G. Bellocchio) e il virtuosistico Flans per voce e ensemble di F. Donatoni (in prima italiana con Divertimento Ensemble).
È la voce solista della colonna sonora del cortometraggio Le Château du Tarot di Matteo Garrone prodotto da Dior. È laureata in architettura presso il Politecnico di Milano.

Alfonso Alberti suona (il pianoforte) e scrive (libri sulla musica).
Sua grande passione è la musica d’oggi, nella convinzione che essa sia un’opportunità formidabile per capire il tempo che ci troviamo a vivere, e noi stessi che viviamo in que- sto tempo. I suoi programmi da recital amano tessere rapporti fra le diverse epoche, con l’intento di mostrare l’unità del percorso storico musicale.
Alfonso Alberti ha suonato in luoghi come il Konzerthaus di Vienna, il LACMA di Los Ange- les, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Cappella Paolina del Quirinale, il Teatro Bibiena di Mantova, la Tonhalle di Düsseldorf; fra i direttori con cui ha collaborato vi sono Tito Ceccherini, Gustav Kuhn, Yoichi Sugiyama, Arturo Tamayo, Pierre-André Valade. Ha pubblicato più di venti dischi solistici e cameristici, ultimo fra questi il cd per piano- forte e orchestra Giorgio Gaslini – Murales Promenade, edito da Stradivarius (Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, direttore Yoichi Sugiyama). Per la stessa etichetta, il cd col Concerto per pianoforte e orchestra di Goffredo Petrassi (Orchestra della RAI, direttore Arturo Tamayo) ha vinto il Premio della critica come miglior disco 2012 in Italia.
Un’intesa musicale e umana particolarmente significativa lo ha legato a Giorgio Gaslini, che gli ha dedicato i suoi ultimi brani per pianoforte e il Concerto per pianoforte e orchestra.
Fra i suoi libri: La rosa è senza perché. Niccolò Castiglioni, 1966-1996 (LIM), Vladimir Horowitz (L’Epos) e Le sonate di Claude Debussy (LIM). Alfonso Alberti ama il genere del concerto dialogato, in cui presentare al pubblico i caratteri mutevolissimi del repertorio pianistico e offrire chiavi di lettura sempre nuove. Il suo ideale è un ascolto consapevole che si addentri sempre più a fondo nei significati della musica e nei suoi labirinti.
Nel 2010 il canale televisivo Sky Classica gli ha dedicato un documentario per la serie Notevoli. Dal 2017 è uno dei conduttori delle Lezioni di musica di Radio3.
Di questo stesso anno è la sua prima raccolta di poesie, Due, volume a quattro mani con Gianni Bombaci per l’editore Il Raccolto. Del 2019 è una plaquette con cinque sue poesie e tempere originali di Adalberto Borioli.

 

Lisa Rieder, Natalino Ricciardo, Riccardo Risaliti

Lisa Rieder, Natalino Ricciardo, Riccardo Risaliti

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Johann Sebastian Bach
Corale Nun komm der Heiden Heiland

Gabriel Faurè
Sonata in la maggiore op 13 per violino e pianoforte

Franz Strauss
Notturno op.7 per corno e pianoforte

Johannes Brahms
Trio in mi bemolle maggiore op.40

BIGLIETTI IN LOCO

Lisa Rieder, violinista russo-svizzera, lodata da eminenti figure del mondo musicale per l’ampiezza, la finezza, la genialità delle sue esecuzioni, la precisione della sua tecnica, l’intensa curiosità intellettuale, ha già ottenuto una notevole reputazione come solista di concerti e recital, nonché come partner cameristica, in Svizzera, Italia, Austria, Germania e Francia. Nata in una famiglia musicale a Mosca, ha iniziato lo studio del violino a quattro anni, sotto la tutela di Inna Gaukhmann. Dopo aver studiato alla famola scuola Gnessin, ha continuato a Basilea, dove tra I suoi maestri vi è stato Raphael Oleg; ivi si è brillantemente diplomata all’Accademia di musica, come la miglior studente di quell’anno.
Guidata fin dal 2013 da Viktoria Mullova, che intuì in lei “una tecnica nelle migliori tradizioni della scuola violinistica russa, splendida sonorità e ottima comprensione dello stile”, ha poi studiato regolarmente con Hansheinz Schneeberger, Dora Schwarzberg e Zakhar Bron. Ha partecipato a corsi e masterclass nelle accademie di Kronberg e “Carl Flesch”, in Germania, e al Mozarteum di Salisburgo.
Come solista ha suonato con direttori quali Heinz Holliger, Christoph-Mathias Müller, Pavel Baleff e Antoine Maguier, con orchestre quali l’Orchestra sinfonica di Basilea, la Philharmonie di Baden-Baden, e la United Nations Orchestra. Tra i festival e le associazioni in cui ha svolto recital e serate cameristiche vi sono lo Schwarzberg & Friends in Vienna, il Colmar Festival in Francia, l’Ente Concerti di Pesaro e, in Svizzera, il Cully Classique, la Schubertiade di Espace 2, i Murten Classics, la Altstadt-Serenade di Basilea e i Concerti della Domenica di Ginevra, che si tengono al Victoria Hall.
Dotata di una particolare affinità con le opere di Beethoven, Schubert and Schumann, e quelle del tardo romanticismo e dei primi anni del Novecento, Lisa Rieder è vista dal famoso violinista svizzero Hansheinz Schneeberger in una ideale lega di grandi schubertiani di cui fa parte anche il leggendario Adolf Busch; mentre Georges Starobinski, direttore dell’Accademia di musica di Basilea ha detto che “ Lisa Rieder non solo possiede un evidente talento musicale, ma anche una sensibilità vibrante, carisma e autorità. È una genuina personalità artistica”.

Natalino Ricciardo si è diplomato al Conservatorio “N. Paganini” di Genova con il massimo dei voti. Ha vinto i concorsi di 1° corno al Teatro San Carlo di Napoli, alla Orchestra RAI di Torino, al Teatro C. Felice di Genova. Ha iniziato la carriera di 1° Corno a soli 18 anni a Napoli al Teatro San Carlo, per passare poi alla RAI di Torino, al Carlo Felice di Genova, e infine al Regio di Torino. Ha collaborato inoltre con la Suisse Romande, l’Orchestra da Camera di Losanna, il Lucerna String Festival, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra di “Santa Cecilia” di Roma, Sinfonietta Cracovia, etc. Collabora da più di 30 anni come 1° corno con il Teatro “Alla Scala” e con la Filarmonica della Scala. Invitato dal M° Daniele Gatti, dal 2019 è stato preparatore degli ottoni dell’OGI all’Accademia Chigiana e poi nel Festival di Tsinandali in Georgia, invitato dal M° Gianandrea Noseda, come coach della sezione ottoni della Pan-Caucasian Youth Orchestra.
Di particolare rilievo la collaborazione con la pianista Lidia Parazzoli, con la quale nel 2021 ha registrato un primo cd dal titolo Preludio. Nel 2022 ha pubblicato Horn Memories, un cd per corno solo, in cui ha inciso alcune tra le più importanti pagine del Novecento insieme a due brani a lui dedicati. Tiene regolarmente masterclass sia in Italia che all’estero. Titolare della cattedra di corno al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, dal 2019 è docente al Master in pedagogia al Conservatorio della Svizzera Italiana.

Riccardo Risaliti svolge da anni una molteplice attività, come concertista, come docente, come studioso dell’interpretazione e della storia del pianoforte, come critico e pubblicista, come operatore musicale, come revisore di testi pianistici, come direttore artistico di stagioni concertistiche e concorsi pianistici. Ha svolto studi musicali al conservatorio di Firenze con Rio Nardi e Luigi Dallapiccola, frequentando poi i corsi di Carlo Zecchi e di Nikita Magaloff. Vincitore di vari premi nazionali e internazionali, ha debuttato con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, suonando poi per vari teatri e festival: Teatro alla Scala di Milano, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Festival di Brescia e Bergamo, Teatro La Fenice di Venezia, RAI di Roma e Torino, etc.
Come solista ha spesso privilegiato repertori particolari e ha eseguito più volte musica del nostro tempo, presentando anche alcuni lavori in prima esecuzione. Come camerista ha spesso affiancato illustri strumentisti, cantanti e complessi. È stato titolare di cattedra al conservatorio di Pesaro e, per un trentennio, al conservatorio di Milano. Fin dalla sua fondazione è docente all’Accademia Pianistica di Imola. Ha tenuto corsi e seminari di interpretazione al Festival delle Nazioni di Città di Castello, al Mozarteum di Salisburgo, in varie accademie e conservatori in Italia e all’estero. È spesso invitato nella giuria di concorsi pianistici internazionali.

Mariangela Vacatello

Mariangela Vacatello

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Fryderyk Chopin
Ballata op.47

Alexander Scriabin
Sonata-Fantasia op.19

Sergej Rachmaninov
4 Preludi op.23 n.4, op.23 n.7, op.32 n.5, op.23 n.5

Alexander Scriabin
Vers la flamme, op.72

Frannz Liszt
Harmonies du soir

Alexander Scriabin
Sonata op.70

BIGLIETTI IN LOCO

 

Mariangela Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale a 17 anni, col 2° premio al Concorso “Liszt” di Utrecht. È premiata poi al Concorso “Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Bruxelles, XVII Premio Venezia. Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, scelta del repertorio, per il virtuosismo e passione che si ritrovano in ogni brano che inserisce nel suo repertorio; queste caratteristiche si rispecchiano nelle incisioni discografiche per Brilliant Classics (“Etudes d’execution Trascendante” di Franz Liszt, “Etudes” di Claude Debussy, l’opera completa per pianoforte di Alberto Ginastera) e la Stradivarius, con la quale ha iniziato una collaborazione discografica con l’uscita di Facets con Chopin e Schumann. Recentemente ha registrato un video per Rai5 con il Concerto n. 3 di Beethoven insieme con l’Orchestra di Padova e del Veneto, e tra i suoi ultimi progetti c’è la collaborazione con l’Ircam Centre Pompidou di Parigi e la Fondazione Spinola-Banna dove è stata Artista in Residenza insieme al compositore Georges Aperghis il quale le ha dedicato tre brani per pianoforte solo. Si è esibita in molte delle più importanti stagioni concertistiche del mondo in Europa, America, Sud Africa e Cina.

Mariangela Vacatello è nata a Castellammare di Stabia, Napoli, ha vissuto a Milano e a Londra, dove ha studiato e si è perfezionata presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Conservatorio di Milano e la Royal Academy of Music. Suoi maestri Riccardo Risaliti, Franco Scala, Dominique Merlet e Christopher Elton. Nel 2016 è stata nominata ARAM presso la Royal Academy of Music di Londra. Ha scelto da qualche anno di vivere in Umbria e unisce alla sua carriera concertistica l’attività didattica in masterclass presso l’Accademia Internazionale di Pinerolo, ed è docente al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. È richiesta come giurata nei concorsi internazionale della Federazione di Ginevra in Italia, Sud Africa e nel settembre 2022 per il Concorso Liszt di Utrecht.

Benedetto Lupo - pianoforte

Benedetto Lupo - pianoforte

ORE 22,00, Chiesa di Sant'Antonio

Programma da definire

Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Baltimore Symphony, l’Orchestre Symphonique de Montréal, Toronto Symphony, Seattle Symphony, Vancouver Symphony, la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Rotterdam Philharmonic, l’Hallé Orchestra, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, l’Orquesta Nacional de España, l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, l’Orchestre Philharmonique de Liège, la Bergen Philharmonic, l’Orchestre du Capitole de Toulouse.
La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali fra cui il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Festival di Tanglewood, il Festival Internazionale di Istanbul, il Festival “Enescu” di Bucarest e il Tivoli Festival di Copenaghen.
È stato ospite dei più importanti teatri italiani – Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, Comunale di Bologna e di Firenze, Regio di Torino, Verdi di Trieste, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, Massimo di Palermo, Lirico di Cagliari e Petruzzelli di Bari – e delle maggiori istituzioni concertistiche nazionali, tra le quali l’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, l’Orchestra Nazionale della RAI, l’Orchestra Verdi di Milano, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Unione Musicale di Torino, La Società del Quartetto di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, gli Amici della Musica di Firenze, il Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia, la stagione “Micat in Vertice” dell’Accademia Musicale Chigiana, la I.U.C. di Roma e il Festival MITO.
Tra le sue registrazioni l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS e la nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”. È titolare della cattedra di pianoforte dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.

Riccardo Arrighini, Giovanni Sanguineti, Rodolfo Cervetto

Riccardo Arrighini, Giovanni Sanguineti, Rodolfo Cervetto

ORE 19,00, Chiesa di Sant'Antonio

Barocco in Jazz
improvvisazioni da Bach, Händel, Vivaldi, Albinoni

Riccardo Arrighini (Viareggio, 28.8.1967) è conosciuto nel panorama musicale internazionale come “Il pianista italiano che ha fuso classica e lirica con il jazz” per aver riarrangiato Puccini, Verdi, Vivaldi, Chopin, Mozart, Morricone e altri in chiave jazz, appunto. Con questi progetti ha suonato in Australia, Giappone, Brasile, Inghilterra, Russia, Romania, Turchia, Serbia, Austria in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano e Umbria Jazz. Nel 2008 viene inserito da Tom Conrad, prestigiosa firma del Jazz Times (mensile del New York Times) nella top list dei pianisti italiani insieme a Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi e Danilo Rea.
Ha inciso 2 CD in duo con Lee Konitz e collaborato con moltissimi musicisti tra cui Francesco Cafiso, con cui ha suonato in tutto il mondo sia in duo che quartetto, Enrico Rava, Paolo Fresu, Tullio de Piscopo, Steve Grossman, Harry Allen, Fabrizio Bosso, Javier Giotto, Andrea Tofanelli e molti altri. È anche insegnante di classica e jazz con esperienza trentennale ed ha al suo attivo 3 videocorsi già pubblicati su Amazon.

Giovanni Sanguineti dal 1984 si dedica allo studio della musica, specificamente del basso elettrico privatamente con insegnante semiprofessionista Michele Migone e, successivamente, presso la “Duke Ellington Music School” di Genova-Nervi dove approfondisce, con prospettive professionali, lo studio teorico e pratico della musica e specificamente del contrabbasso con l’insegnante Aldo Zunino. Ha partecipato alle edizioni del seminario “We Love Jazz”, studiando con: Buster Williams (1997, ’98, ’99, ’00), con cui ha conseguito la borsa di studio per la sezione basso/contrabbasso nel 1999, Keter Betts (2001),Wayne Dockery (2003) e nuovamente Buster Williams (2006). Durante gli anni ’90 ha seguito seminari teorico-pratici condotti da Plas Johnson, Paul Jeffrey e Charlie Mariano. Ha studiato armonia e arrangiamento con il Maestro Luca Begonia. Nell’anno 2002 ha partecipato ai corsi di “Alta qualificazione professionale – Siena Jazz”, e al corso biennale di alta qualificazione professionale specifico per trio “Trio Incontri”, condotto dai maestri Stefano Battaglia, Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra.

Rodolfo Cervetto è uno dei batteristi jazz più apprezzati in Italia. Le sue caratteristiche principali sono la capacità di coniugare grande propulsione ritmica a sensibilità e dinamiche. Queste doti lo hanno portato a suonare in tutta Europa e a collaborare spesso con grandi musicisti come Andy Sheppard, Bob Wilber, Benny Golson, Gary Bartz, Paul Jeffrey, Buster Williams, Dado Moroni, Gianni Coscia, Bruce Forman, Gabriele Mirabassi, David Hazeltine, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Dominique Dipiazza e Michel Benita. È membro stabile di molte formazioni come il quartetto “Melodies“ con Giampaolo Casati, Andrea Pozza e Dino Cerruti, il gruppo Amarangolo (trio con Antonio Marangolo e Claudio Bellato), il gruppo Esperanto con Luca Falomi e Riccardo Barbera, il progetto con Andrea Paganetto, Maurizio Brunod e Marco Bellafiore con ospite Francesco Bearzatti e il trio con Tommaso Perazzo e Dino Cerruti.
Ha partecipato a trasmissioni radio/tv e inciso circa una quarantina di cd. Con Pietro Leveratto e Paolo Silvestri ha registrato colonne sonore per cinema e TV (Aldo Giovanni e Giacomo, Brio blu…). Con il Teatro Nazionale di Genova organizza la rassegna “Jazz and breakfast” nata nel 2015.
E’ direttore artistico del festival “Donne in jazz“, giunto alla decima edizione, che si tiene a Santa Margherita Ligure. Negli ultimi anni la sua ricerca si è orientata ad affinare il proprio linguaggio avvicinandosi al free, al jazz europeo e alla musica classica.

Ettore Pagano, Monica Cattarossi

Ettore Pagano, Monica Cattarossi

ORE 22,00, Chiesa di Sant'Antonio

Ludwig van Beethoven
Sonata in do maggiore Op.102 Nr.1
Felix Mendelssohn
Sonata in re maggiore op.58
Mario Castelnuovo-Tedesco
Toccata op.83

Ettore Pagano, nato a Roma nel 2003, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni. Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W. Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di laurea triennale al Conservatorio di S. Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione.

Dal 2013 ad oggi gli è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali. In particolare, nel 2017 Ettore Pagano ha ottenuto dalla New York International Artist Association una borsa di studio e un concerto premio alla prestigiosa Carnegie Hall. Nel 2019 ha vinto il primo premio al Concorso “Giovani musicisti” promosso dalla Filarmonica della Scala. Nel corso del 2020 ha conseguito il primo premio al Concorso “J. Brahms” di Portschach. È stato il più giovane dei finalisti del Concorso “Janigro” di Zagabria. Ha vinto il “A. Kull Cello Competition” di Graz. Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il suo già cospicuo palmares di vittorie è il primo premio al prestigioso “Khachaturian Cello Competition” svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan.
Ettore Pagano è stato già invitato a suonare in recital a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America e come solista con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra. Nel corso del 2022-23 sono in calendario inviti in primarie società concertistiche italiane ed istituzioni orchestrali con impegni confermati, tra gli altri, a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Trieste, Bologna, Ancona, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.

Monica Cattarossi risiede a Milano e lavora nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento, come interprete, camerista e docente. Invitata a suonare ai più̀ importanti festival internazionali, ha tenuto concerti in moltissime sale prestigiose collaborando stabilmente con artisti quali Julius Berger, Enrico Dindo, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Dora Schwarzberg e con giovani emergenti quali i violoncellisti Erica Piccotti ed Ettore Pagano. Come solista ha suonato il concerto per due pianoforti di Poulenc con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, compagine con cui ha collaborato per anni e nella formazione del duo pianistico ha registrato assieme a Filippo Farinelli l’opera completa di André Jolivet per l’etichetta Brilliant Classics; inoltre è membro del Keyboard Ensemble dell’Accademia Chigiana. Recentemente ha registrato per la rivista Suonare News il primo disco assieme a Ettore Pagano. Titolare della cattedra di accompagnamento pianistico presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha tenuto masterclass presso la Sapporo Music University, la Seul Chamber Orchestra, l’Accademia di musica di Danzica. Come accompagnatrice pianistica ha collaborato con l’Università̀ Mozarteum di Salisburgo, le Accademie di perfezionamento di Biella e Pinerolo e attualmente con l’Accademia Chigiana di Siena e lo Stauffer Center for Strings di Cremona. È laureata in Musicologia presso l’Università di Cremona e fra i suoi insegnanti annovera Alberto Baldrighi, Konstantin Bogino, Andrea Lucchesini e Jacques Rouvier.

Giulia Rimonda, Ettore Pagano, Monica Cattarossi

Giulia Rimonda, Ettore Pagano, Monica Cattarossi

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Gyorgy Ligeti
Sonata per violoncello solo
Eugène Ysaÿe
Sonata n.2 per violino solo
Dmitrij Sostakovic
Trio n.2 op.67

Giulia Rimonda inizia a studiare musica a tre anni e a quattro il violino insieme al padre. Si diploma all’età di 17 anni con 10 lode e menzione d’onore perfezionandosi in parallelo con Pavel Berman alla Fondazione Accademia Perosi di Biella, alla Accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo e all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma con Sonig Tchakerian. Attualmente si perfeziona con Boris Garlitsky a Parigi.
È direttore artistico della sezione giovani del Viotti Festival di Vercelli.
È stata artista in residenza della Società dei Concerti di Milano e nell’ultimo anno ha collaborato, tra gli altri, con Mario Brunello, Emmanuel Tjeknavorian, Benedetto Lupo e Bruno Canino. Vincitrice del premio “Giovanna Maniezzo” 2022 dell’Accademia Chigiana, del premio Roscini–Padalino 2022 della Fondazione Perugia Musica Classica e della borsa di studio “Settimane del Teatro Olimpico di Vicenza”, è stata di recente selezionata da Leonidas Kavakos per la sua masterclass ad Atene.
Ha inciso per Decca Universal la Sonata di Leclair per due violini op. 3 n. 2 per il cd Le Violon Noir n.2” e a novembre 2022 si é esibita in diretta Rai Radio 3 per la giornata dedicata Marcel Proust. A soli 19 anni Giulia è entrata nel team di Archi Magazine con la rubrica online “Staccato” collaborando con Renaud Capuçon, Julian Rachlin, Vadim Repin, Luigi Piovano, Giovanni Gnocchi, Quartetto di Cremona nelle principali istituzioni concertistiche italiane. A novembre 2022 Giulia è stata selezionata per un progetto di avviamento della carriera dall’Accademia Stauffer ed è rappresentata dalla Université Sorbonne di Parigi. Suona un violino Domenico Montagnana del 1720 che alterna ad un Dario Vernè del 1983 denominato “Al tuo cammino”, che le è stato donato dalla famiglia Vernè.

Ettore Pagano, nato a Roma nel 2003, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni. Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W. Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di laurea triennale al Conservatorio di S. Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione.
Dal 2013 ad oggi gli è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali. In particolare, nel 2017 Ettore Pagano ha ottenuto dalla New York International Artist Association una borsa di studio e un concerto premio alla prestigiosa Carnegie Hall. Nel 2019 ha vinto il primo premio al Concorso “Giovani musicisti” promosso dalla Filarmonica della Scala. Nel corso del 2020 ha conseguito il primo premio al Concorso “J. Brahms” di Portschach. È stato il più giovane dei finalisti del Concorso “Janigro” di Zagabria. Ha vinto il “A. Kull Cello Competition” di Graz. Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il suo già cospicuo palmares di vittorie è il primo premio al prestigioso “Khachaturian Cello Competition” svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan.
Ettore Pagano è stato già invitato a suonare in recital a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America e come solista con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra. Nel corso del 2022-23 sono in calendario inviti in primarie società concertistiche italiane ed istituzioni orchestrali con impegni confermati, tra gli altri, a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Trieste, Bologna, Ancona, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.

Monica Cattarossi risiede a Milano e lavora nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento, come interprete, camerista e docente. Invitata a suonare ai più̀ importanti festival internazionali, ha tenuto concerti in moltissime sale prestigiose collaborando stabilmente con artisti quali Julius Berger, Enrico Dindo, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Dora Schwarzberg e con giovani emergenti quali i violoncellisti Erica Piccotti ed Ettore Pagano. Come solista ha suonato il concerto per due pianoforti di Poulenc con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, compagine con cui ha collaborato per anni e nella formazione del duo pianistico ha registrato assieme a Filippo Farinelli l’opera completa di André Jolivet per l’etichetta Brilliant Classics; inoltre è membro del Keyboard Ensemble dell’Accademia Chigiana. Recentemente ha registrato per la rivista Suonare News il primo disco assieme a Ettore Pagano. Titolare della cattedra di accompagnamento pianistico presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha tenuto masterclass presso la Sapporo Music University, la Seul Chamber Orchestra, l’Accademia di musica di Danzica. Come accompagnatrice pianistica ha collaborato con l’Università̀ Mozarteum di Salisburgo, le Accademie di perfezionamento di Biella e Pinerolo e attualmente con l’Accademia Chigiana di Siena e lo Stauffer Center for Strings di Cremona. È laureata in Musicologia presso l’Università di Cremona e fra i suoi insegnanti annovera Alberto Baldrighi, Konstantin Bogino, Andrea Lucchesini e Jacques Rouvier.

 

Elba Festival String Ensemble

Elba Festival String Ensemble

ORE 18.00, Chiesa di Sant'Antonio

Aki Saulière, violino – Chiara Sannicandro, violino – Georgy Kovalev, viola – Raphael Bell, violoncello. In collaborazione con il Festival Elba Isola Musicale d’Europa

Musiche di Maurice Ravel, Franz Schubert e Wolfgang Amadeus Mozart

Il Festival Elba Isola Musicale d’Europa nasce nel 1997 con diversi obiettivi ambiziosi, nella prospettiva di abbracciare l’intero territorio dell’Isola d’Elba nel solco del dialogo tra musica, natura e storia. Da qui anche l’idea delle “esplorazioni musicali”, pensate non solo per chi è già appassionato cultore della musica d’arte ma per chiunque sia sensibile alla natura e alla bellezza. Il pubblico del Festival è infatti invitato a seguire gli appuntamenti in luoghi diversi e suggestivi: escursioni, percorsi di trekking, momenti informali di incontro con gli artisti si integrano con i concerti nelle suggestive rovine delle ville romane, nelle fortezze medievali, nelle isole incontaminate dell’arcipelago, per dar vita ad esperienze uniche di condivisione.
Il Comune di Portoferraio ha accolto il Festival sin dalla sua nascita, diventandone la sede principale e garantendo da allora il proprio fondamentale sostegno. Il legame della manifestazione con il territorio che la ospita è da tempo significativamente rappresentato dal coinvolgimento di altri Comuni: Capoliveri, Marciana, Marciana Marina e Rio.
Nel 2021 il Festival ha tagliato l’importante traguardo di 25 anni di ininterrotta attività, arrivando in questa occasione a coinvolgere tutti e 7 i Comuni elbani.
Nel 2022 ha preso avvio l’importante esperienza dell’Elba Festival Orchestra (EFO), nello spirito di una nuova sfida: una formazione sinfonica internazionale con un organico fino a 40 elementi, adattabile a varie location e ai diversi repertori. EFO comprende sia solisti affermati che giovani musicisti; questi ultimi sono protagonisti di un percorso formativo di un’intera settimana sotto la guida di artisti di grande esperienza. Nel 2022 hanno fatto parte di EFO musicisti provenienti da ben 16 nazioni: Francia, Spagna, Olanda, Ucraina, Israele, Italia, Taiwan, Portogallo, Germania, Stati Uniti, Georgia, Romania, Belgio, Gran Bretagna, Bulgaria e Svizzera.
I programmi proposti nel corso del Festival puntano da sempre tanto sull’eccellenza artistica quanto sulla varietà, spaziando dal repertorio barocco/classico al Novecento. Grande attenzione è rivolta anche al repertorio contemporaneo, con serate dedicate alla musica del nostro tempo e significative aperture verso il jazz. Nel corso degli anni molti artisti si sono alternati e hanno collaborato sul palcoscenico del Festival, fra i quali Martha Argerich, Mischa Maisky, Marisa Tanzini, Mario Brunello, Thomas Quasthoff, Natalia Gutman, Khatia Buniatishvili, Gidon Kremer, Alexander Melnikov, Uto Ughi, Sayaka Shoji, Stefano Bollani, Marie-Elisabeth Hecker, Beatrice Rana, Martin Helmchen, Victor Tretiakov, Billy Cobham, Gordan Nikolić, Vadim Repin, Enrico Rava, Pascal Moragues, Michel Portal, Fabrizio Bosso, Coro del Friuli Venezia Giulia, La Camerata Fontainebleau e i cantanti del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Nell’ottica di porsi come residenza artistica a tutto tondo, il Festival ha ospitato anche numerosi compositori contemporanei, come Giya Kančeli, Carlo Boccadoro, Boris Tiščenko, Giovanni Sollima, Alexander Raskatov, Virginia Guastella, Arturo Cuéllar.

Maria Grazia Amoruso, Vittorio Marchese, Orchestra Paganini

Maria Grazia Amoruso, Vittorio Marchese, Orchestra Paganini

ORE 22.00, Chiesa di Sant'Antonio

Organo a canne di legno di Giorgio Questa

Franz Joseph Haydn
Concerto per organo in do maggiore (Hob.XVIII:1)
Wolfgang Amadeus Mozart
Divertimento in re maggiore K.137
Franz Joseph Haydn
Concerto per organo in fa maggiore (Hob.XVIII:7)

Maria Grazia Amoruso
è pianista e organista. Il suo repertorio spazia da Frescobaldi e Bach a Dallapiccola e Castiglioni.
Si è distinta in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Concorso Schubert e il Concorso di Ginevra. È stata invitata al Festival Internazionale Europa Musica, al Festival Internazionale Ticino Musica, al Teatro Medina di Madrid, alle International Holland Music Sessions e al Bergen Festival. Ha collaborato con l’Associazione Filarmonica Giovanile di Genova, con l’Orchestra da Camera Alma Mahler e con l’Università degli Studi di Siena. Maria Grazia Amoruso ha iniziato il suo percorso artistico al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove si è diplomata in pianoforte con il massimo dei voti. Successivamente si è perfezionata con Lazar Berman, Jan Marisse Huizing, alla scuola di Tatiana Nikolajeva con Oxana Yablonskaja e Alexander Malter e alla scuola di Heinrich Neuhaus con Lev Naumov e Karl Leister.
L’incontro con il Maestro Giorgio Questa, con il quale ha studiato intensamente organo, analisi e interpretazione musicale, in particolare i manoscritti della musica italiana del ‘500 e del ‘600, è stato determinante per la sua evoluzione artistica. Alla scomparsa del Maestro, nel 2010, Maria Grazia Amoruso ha restaurato l’organo ligneo portativo lasciatole in eredità, con l’obiettivo di perpetuare la tradizione artistica.
Nel 2006 Maria Grazia ha ideato il Festival Internazionale di Musica Isola di Capraia, di cui è direttore artistico. Il Festival, giunto alla XVI edizione, è ormai una presenza consolidata dell’estate capraiese.
Nel febbraio 2015 Maria Grazia Amoruso ha suonato i concerti di Haydn per organo e orchestra al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel maggio 2018 in occasione dei Rolli Days ha tenuto quattro concerti a Genova per la Giovine Orchestra Genovese. L’organo sarà il protagonista del Festival Giorgio Questa che si svolgerà a Mombarcaro nelle Langhe. Maria Grazia ha inciso per le case discografiche Devega.
Philarmonia e Zecchini numerosi CD con pianoforte con musiche di Beethoven, Chopin, Brahms, Schubert, Schumann, Fauré, Debussy e due cd con l’organo di Giorgio Questa.

L’Orchestra Giovanile Regionale Paganini nasce nel 2012 in seno al Conservatorio di Genova per opera del docente violinista Vittorio Marchese, che da allora ne è anche il direttore. Animato nello studio, l’ensemble affronta progressivamente eventi di importanza sempre maggiore, accogliendo nel proprio organico giovani musicisti provenienti da tutta la Liguria. Intensa è l’attività svolta in questi anni dall’orchestra che si esibisce regolarmente anche all’estero. Degno di nota tra tutti è stato il concerto in Vaticano alla presenza di Papa Francesco. Nel 2019 l’OGR Paganini vince il primo premio all’European Music Competition di Moncalieri nella categoria orchestre.

Attualmente l’orchestra comprende musicisti che ne fanno parte fin dalla formazione. Dotati ormai di esperienza strumentale di livello professionale, molti di loro stanno intraprendendo una brillante carriera concertistica sia come solisti, che in varie formazioni cameristiche.
Il repertorio dell’OGR spazia dal periodo barocco al novecento, comprendendo spesso brani di difficoltà estrema, come il Divertimento di Béla Bartόk in programma in questa occasione. Negli ultimi mesi sono state eseguite “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi in una inconsueta versione nella quale tutti i componenti dell’orchestra si sono alternati nel ruolo di solista.
L’unicità di questa orchestra risiede nel particolare affiatamento che lega i suoi componenti e il ruolo che ognuno di loro ricopre nella gestione dell’orchestra stessa. Essi infatti non si occupano esclusivamente della preparazione ed esecuzione dei vari programmi musicali, ma, sempre in gruppo, sono attivi sotto vari aspetti, che vanno dall’organizzazione dei concerti alla progettazione di eventi musicali, dalla realizzazione di un’offerta didattica per i giovani sino alla condivisione di momenti di svago e vacanze di studio dedicate alla preparazione dei programmi da concerto, che da anni condividono in varie località italiane.

Vittorio Marchese
ha studiato presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano dove si è diplomato non ancora diciottenne con il massimo dei voti sotto la guida di Osvaldo Scilla. Perfezionatosi successivamente con Corrado Romano, Vadim Brodsky, Salvatore Accardo e Franco Gulli, ha iniziato una intensa attività concertistica che lo ha portato a tenere circa mille concerti nelle principali sale italiane ed estere. Considerato dalla critica specializzata “una delle più interessanti realtà del panorama musicale nazionale” (Corriere della Sera per l’esecuzione in Sala Verdi a Milano del concerto di Beethoven) è stato attivo anche in qualità di primo violino di molte importanti orchestre italiane e, in ambito cameristico, come componente del Trio Chagall e primo violino del Quartetto di Torino. Nel 1993 vince, con il punteggio d’esame più alto in Italia, l’unica edizione del concorso nazionale per l’insegnamento nei Conservatori Statali di musica.
Da allora è stato docente di violino presso i Conservatori “L. Canepa” di Sassari e “G.F. Ghedini” di Cuneo e attualmente è titolare di cattedra presso il “N. Paganini” di Genova.
Tiene regolarmente masterclasses per istituzioni private ed altri Conservatori e molti suoi allievi sono vincitori di concorsi ed audizioni presso le maggiori orchestre italiane.
Dal 2015 una patologia neurologica gli impone una forte riduzione dell’attività violinistica. Si dedica quindi prevalentemente all’insegnamento, alla direzione dell’orchestra Paganini, da lui fondata, e… alla nautica.

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