Ray Daytona & Googoobombos
  • Sab 29 aprile 2023
Terrazza Mascagni

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Ray Daytona & Googoobombos

ORE 19
Musica Surf, Garage, punk

Gruppo “storico” della scena surf-garage-punk italiana. Dopo alcuni anni di inattività, Ray Daytona and Googoobombos riprendono esattamente da dove si erano fermati e ritornano con la stessa formazione che li aveva visti impegnati nel tour legato all’uscita del loro ultimo disco, Deep Breath.

Con una mezza dozzina di album, una serie di sette pollici e tanti anni di attività live, Ray Daytona and Googoobombos si sono sempre distinti per un approccio non ortodosso al genere surf-garage, cosa che li ha portati a sporcare il loro robusto “wall of sound” fatto di fuzz-tone e riverbero con influenze punk, post-punk, beat e psichedelia.

Il loro album d’esordio, “A Wild Shot of” risale al 1999 ed è considerato tra le uscite più rappresentative della rinascita della scena garage italiana. Sono infatti gli anni in cui, sulla scia della rivista “Bassa Fedeltà” e di gruppi anglofoni come Man or Astroman, Phantom Surfers e Mummies, anche in Italia si manifesta un ritorno a sonorità Sixties, con la nascita di nuovi gruppi, etichette discografiche e fanzine. Con un titolo che omaggia Henry Mancini, “A Wild Shot of” è in effetti un compendio di musica Sixties, dal beat e garage al rock’n’roll più oscuro.

Il seguente “Space Age Traffic Jam” (2001) è una nuova prova in ambito garage-punk, sostenuta da un sound che nel frattempo si è fatto più aspro. Autore della copertina è Winston Smith, artista della scena underground americana, conosciuto ai più per aver realizzato artworks per Dead Kennedys, No Means No, Green Day e Ben Harper.

È ancora Winston Smith ad occuparsi della copertina di “Fasten Seat Belt” (2004), il terzo album, pubblicato su Ammonia, con cui Ray Daytona and Googoobombos si aprono ad un orizzonte musicale ancora più ampio, con pezzi da un lato più veloci, dall’altro con alcune strutture aperte in senso psichedelico. Pubblicato sia in cd che in vinile (in questo caso in versione doppia e con 5 pezzi in più), il disco viene supportato da una intensa attività live, con apparizioni a festival importanti come l’Indipendent Days Festival. Con Winston Smith viene organizzato anche un tour, in cui il gruppo si esibisce dal vivo mentre l’artista mostra i suoi collage.

Nel 2007, dopo alcuni cambi di formazione, Ray Daytona and Googoobombos tornano alla line-up originale e registrano “One Eyed Jack” in cui, guardandosi indietro, concentrano al meglio il loro background musicale: atmosfere morriconiane, echi proto-punk, surf e roots rock’n’roll. In seguito, il gruppo suona molto all’estero, con tour che toccano Spagna, Germania, Svizzera e Francia.

Uscito nel 2011 “Caballero” è un ulteriore passo avanti nel percorso della band, mostrando un approccio agli ultimi cinquant’anni di rock’n’roll secondo un’ottica di decostruzione. Rispetto ai precedenti lavori Ray Daytona and Googoobombos esasperano le forme dei loro generi di riferimento (surf, garage, punk, new wave) per passare ad una commistione di linguaggi che è insieme riscrittura e allontanamento dai cliché. Pubblicato dalla etichetta tedesca Soundflat records e impreziosito dalla copertina di Pablo Echaurren, Caballero tenta di guardare avanti tenendo sempre presenti le radici su cui poter rifondare l’identità del rock’n’roll.

A seguito di un’altra lunga serie di concerti in Italia e all’estero, la band pubblica il mini-album “Deep Breath” (Ammonia / Surfin’Ki Records; 2014), contenente sette pezzi. In questo caso il confronto dialettico con le origini musicali della band avviene nell’ottica della semplicità e del minimalismo del punk: pochi accordi essenziali, sonorità spigolose e velocità di esecuzione, come in Alternative Brain, che apre il disco, e nella strumentale surf punk I’m a Loser I’m an Asshole. Tre le cover, che omaggiano e rileggono Cuby and the Blizzards (Your Body Not Your Soul), Velvet Underground (White Light / White Heat) e Wire (Field Day For The Sundays).

Dopo i concerti promozionali di Deep Breath e un’ultima partecipazione al Festival Beat, il gruppo si prende una lunga pausa.

Nel 2015 Ray Daytona e Rosie partecipano al progetto “roots punk” Lucyfer Sam, insieme a membri dei Killer Klown e The Cannibals.

Nel 2016 esce il loro primo album, pubblicato da Area Pirata.

Nel 2022 Ray Daytona and Googoobombos si sono riformati per una serie di concerti estivi e per la registrazione di nuovo materiale, di cui è prevista l’uscita nella primavera di quest’anno.

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