Scenari di Quartiere
  • Da ven 9 giugno a dom 11 giugno,
  • da ven 16 giugno a dom 18 giugno,
  • da ven 23 giugno a dom 25 giugno.
La Rosa, Salviano, Stazione, Antignano, Ardenza, La Guglia, Corea, Venezia, Pontino

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Scenari di Quartiere

Nove appuntamenti dal 9 al 25 giugno che animeranno le piazze ed i quartieri di Livorno

Tutti gli eventi di Scenari di Quartieri avranno inizio alle ore 19.30

Tutti gli spettacoli saranno aperty e gratuiti

Presentata l’ottava edizione di “Scenari e serenate di quartiere”: nove appuntamenti dal 9 al 25 giugno che animeranno le piazze ed i quartieri di Livorno: La Rosa, Salviano, Stazione, Antignano, Ardenza, La Guglia, Corea, Venezia, Pontino.
La novità di questa edizione saranno, oltre gli spettacoli di teatro di narrazione, tre serenate in luoghi suggestivi della città. Teatro e musica si uniscono con l’intento di valorizzare memoria e tradizione popolare.

TOUR GRATUITI
Ogni sabato, prima delle serenate ci saranno i tour DEDICATI ALLA STORIA DEI QUARTIERI con Fabrizio Ottone alle 18.30.

Qua sotto il programma completo giorno per giorno.  

Scenari di Quartiere
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Scenari di Quartiere

Scopri il programma di Scenari di Quartiere

Ascanio Celestini -Radio Clandestina

Ascanio Celestini -Radio Clandestina

ORE19,30 , Parco via Bikonacki, Quartiere La Rosa

Lo spettacolo sarà aperto e gratuito

La maggior parte delle strade dedicate ai morti delle Ardeatine si trova in periferia. Perché da lì venivano tanti degli antifascisti giustiziati. Spesso in quelle strade ci sono anche delle targhe. L’eccidio delle Fosse Ardeatine è conosciuto da tutti, e in particolare per i romani ha segnato il momento più tragico dell’occupazione nazista. In questi mesi mi è spesso capitato di parlare del progetto al quale stavo lavorando e dopo un attimo vedere la cassiera del bar o il tecnico del teatro che mi si avvicinava dicendomi “io sono il figlio del ragazzino che giocava a pallone a via Rasella il giorno dell’azione partigiana” o “io mi chiamo Carla perché mio nonno si chiamava Carlo ed è morto alle Ardeatine” … All’inizio mi sembravano casualità, ma poi riflettendoci non è difficile capire che 335 morti alle Ardeatine hanno alle spalle centinaia di famiglie, migliaia di persone.

LA MAPPA
Arie d'Opera

Arie d'Opera

ORE 19,30, Piazza del Castello - Quartiere Antignano

Lo spettacolo sarà aperto e gratuito

Alessandra Meozzi soprano
Chiara Mariani al pianoforte

LA MAPPA
Giuseppe Semeraro - Digiunando davanti al mare

Giuseppe Semeraro - Digiunando davanti al mare

ORE 19,30, Parco via Costanza, Quartiere Salviano

La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’ Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.

LA MAPPA
Aleksandros Memetaj

Aleksandros Memetaj

ORE 19,30, Cortile Piazza della Barriera Garibaldi, Quartiere La Guglia

Lo spettacolo sarà aperto e gratuito

“Albania casa mia” è la storia di un figlio arrivato in Italia con un peschereccio quando aveva 6 mesi, e che crescerà lontano dalla sua terra natia, in Veneto, luogo che non gli darà mai un pieno senso di appartenenza. “Albania casa mia” è anche la storia di un padre, dei sacrifici fatti, dei pericoli corsi per evitare di crescere suo figlio nella miseria di uno Stato che non esiste più. È anche la storia del suo grande amore nei confronti della propria terra, di grande patriottismo, di elevazione di alcuni valori che in Italia non esistono più. Quando il popolo piange sangue e si ribella allo Stato, per un gioco controverso dell’animo umano il cuore, pur bagnato di veleno, conserva gli odori, le immagini e i dolci ricordi di una nazione unica, con una storia sofferta e passionale. I destini di Aleksandros Memetaj e Alexander Toto apparentemente lontani si incrociano più volte nella storia fino creare un’unica corda, un unico pensiero. Finchè l’uno diventerà figlio e l’altro il padre.

LA MAPPA
Canzoni Italiane e Napoletane

Canzoni Italiane e Napoletane

ORE 19,30, Piazza Sforzini - Quartiere Ardenza

Lo spettacolo sarà aperto  e gratuito 

Tiziano Barontini – tenore
Anna Cognetta pianoforte

LA MAPPA
Sara Bevilacqua - Stoc Ddo' (Io sto qua)s

Sara Bevilacqua - Stoc Ddo' (Io sto qua)s

ORE 19,30, Cortile via Pannocchia, Quartiere Stazione

Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

LA MAPPA
Fabrizio Brandi - Una questione di Geometria

Fabrizio Brandi - Una questione di Geometria

ORE 19,30, Piazzale scuole Modigliani, Quartiere Corea

Di luoghi nati storti ce ne sono in tutto il mondo.
Storti,
come una via senza marciapiede
come una strada senza lampioni
come posto senza una piazza
come una piazza senza una chiesa.

Questa è una storia di periferia, di un quartiere costruito con le macerie della guerra su un triangolo di terra, tra la raffineria petrolifera, la via Aurelia, e il cimitero. Il quartiere Corea di Livorno, una delle tante Coree esistenti in Italia. Costruito senza una vera e propria identità, se non quella di una comunità e dei suoi personaggi che lo hanno attraversato dal dopoguerra ad oggi, dai suoi abitanti a Don Alfredo Nesi, compagno di banco di Don Milani, che nel quartiere fonda il Villaggio Scolastico cercando di tracciare per sempre nuove geometrie esistenziali. Il lavoro è stato realizzato attraverso le interviste fatte agli abitanti del quartiere Corea, e ai protagonisti dell’esperienza sperimentale educativa, nata con il Villaggio Scolastico fondato da Don Alfredo Nesi.

LA MAPPA
Arie da Musical

Arie da Musical

ORE 19,30, Via dei Pescatori - Quartiere Venezia

Lo spettacolo sarà aperto e gratuito 

Rebecca Pieri – soprano
Anna Cognettapianoforte

LA MAPPA
Arianna Scommegna -Potevo essere io

Arianna Scommegna -Potevo essere io

ORE 19,30, Via Castelli, Quartiere San Marco/Pontino

Lo spettacolo sarà aperto e gratuito

Uno spettacolo dedicato ai bambini che siamo stati e che non smetteremo mai più di essere, Uno spettacolo dedicato a chi è sopravvissuto all’infanzia e della cui sacralità ha saputo ben poco. “Potevo essere io” è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita. Chi racconta, Arianna Scommegna, è quella bambina: che cerca di capire insieme allo spettatore, cosa sono state queste due storie, perché e come, e se si sono veramente differenziate, o sono state solo due modi di vivere lo stesso sconcerto. “Potevo essere io” racconta una storia ma non è uno spettacolo di narrazione pura. Perché in scena ci sono anche quelle persone-personaggi che hanno attraversato la vita dei due protagonisti: un allenatore di kick boxing, una stella emergente del pop croato, un regista di film porno, una merciaia di Casal di Principe, una cartomante del quartiere di Niguarda… “Potevo essere io” racconta tutto questo cercando la lievità, la commedia che irrompe nella tragedia. Un allestimento scarno, le parole, pochi oggetti: il minimo indispensabile per una frontalità assunta, senza mediazioni. Una sola concessione: affianco alle parole ci saranno alcuni video, perché certe immagini evocano e insieme aiutano a non mentire. Non proiezioni a tutto schermo però, ma un accompagnamento intimo, su supporti leggeri. Il bambino che siamo stati è lì sgranato in super 8, mentre guarda distese di finestre dal nono piano di un palazzo senza balconi e una voce dice: “Girati, stiamo girando il filmino. Sorridi!”.

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