Un facile percorso di soli 5,9 km attraverso i sentieri CAI 199, 125, 125P e 119

L’Acquedotto Leopoldino, opera grandiosa per l’epoca, fu costruito tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo ed è oggi un monumento sotto tutela della SABAP PI LI. L’escursione permette di visitare le parti più belle e significative poste alle sorgenti del torrente Camorra ad ovest dell’abitato di Colognole. Il punto di partenza è posizionato presso un’area parcheggio prospiciente la Cava abbandonata della Fociarella sulla SP5 tra Colognole e la Valle Benedetta.

Si inizia seguendo il CAI 199 mantenendo sempre la destra ai vari bivi che si incontrano. Il sentiero è una carrareccia a fondo roccioso che progressivamente, in discesa,  diviene  leggermente impervio in più punti nei quali occorre prestare attenzione. Al km 1,6 si giunge ad un piccolo guado sul torrente Camorra in corrispondenza di un antico mulino. Proseguendo in leggera salita si arriva dopo un km sulla SP5A. A questo punto si può decidere se visitare l’abitato di Colognole poco distante oppure di riprendere immediatamente a destra il CAI 125. Il sentiero, largo e ben percorribile,   corre, sempre in leggera salita, parallelo alla provinciale. Giunti in corrispondenza di una sbarra forestale si prosegue in discesa su una comoda strada bianca fino a imboccare a sinistra il 125 P che dopo pochi minuti ci porta in un ampio slargo nel quale potremo ammirare i casotti settecenteschi dove sono ubicate le sorgenti dette Polle Maggiori. Scendiamo con attenzione camminando sopra la canala dell’acquedotto che va a collegarsi dopo poche decine di metri con il ramo che giunge dalle sorgenti superiori della Terrazza.

Giungiamo quindi ad un bellissimo anfiteatro di tempietti, canale, scale e raccordi in pietra circondati da una lussureggiante macchia mediterranea e che rappresentano nel loro insieme  la parte più iconica di questa struttura.

Superato un cancello in corrispondenza di una fontanella, si prosegue in leggera discesa lasciandoci sulla destra antichi mulini in parte ristrutturati fino ad intercettare il  199 che avevamo percorso all’andata. Svoltiamo quindi a sinistra, superiamo il piccolo guado già visto e ripercorriamo il 199 in salita fino al punto di arrivo.